16 Dicembre 2022

Nota del 16 dicembre 2022

In questo post, Dass Bissessur esprime i sentimenti del team scientifico mauriziano al termine della missione Monaco Indian Ocean Explorations; un’opportunità eccezionale per costruire capacità nelle varie discipline dell’oceanografia e per esplorare ulteriormente l’area poco conosciuta di Saya de Malha.

Il punto di vista mauriziano

Come scienziati mauriziani, questa spedizione ci ha fornito un’opportunità eccezionale per rafforzare le nostre capacità nelle varie discipline dell’oceanografia e per esplorare ulteriormente questa remota regione di Saya de Malha. Essere su una nave da ricerca come la S.A. Agulhas IINoi, come giovani scienziati, abbiamo acquisito una formazione pratica nella gestione e nel funzionamento degli strumenti oceanografici, nella raccolta di dati e campioni di qualità e nell’elaborazione e analisi di questi dati.

Abbiamo anche lavorato a stretto contatto con scienziati internazionali per ricerche su profili fisiochimici, batimetria, profili del fondale marino, correnti, campionamenti di fauna e flora e osservazione di mammiferi e uccelli marini. Inoltre, due esperimenti, il primo riguardante le attività fotosintetiche di piante marine (fitoplancton, alghe ed erbe marine) e di invertebrati marini simbionti (coralli duri, gorgonie, vongole giganti) e il secondo la tolleranza termica di questi organismi al riscaldamento globale indotto dai cambiamenti climatici, sono stati condotti per la prima volta a bordo di una nave dagli scienziati mauriziani.

Nel complesso, anche se abbiamo fatto turni di 12 ore e alcuni di noi erano privati del sonno, la spedizione di Monaco Explorations nell’Oceano Indiano sarà ricordata per la sinergia e la cooperazione che tutti i partecipanti hanno sviluppato mentre lavoravano per raggiungere i loro obiettivi.

Il senso di cameratismo tra i partecipanti e l’equipaggio ha contribuito a rendere le ore di lavoro più brevi e piacevoli. Inoltre, c’era sempre una mano che aiutava a svolgere i vari compiti scientifici. I tramonti a bordo della S.A. Agulhas II sono stati eguagliati solo dai milioni di stelle osservate di notte e gli artisti a bordo hanno aggiunto un’ulteriore dimensione al lavoro svolto dagli scienziati. È stato con tristezza che i partecipanti hanno detto addio ai loro amici e al luogo che hanno chiamato casa per tre settimane, e per altri ancora di più.

Tuttavia, resta ancora molto lavoro da fare e l’analisi dei dati e dei campioni raccolti è molto attesa. Nel complesso, questa spedizione rimarrà a lungo nei ricordi dei partecipanti mauriziani ed è di buon auspicio per la comunità scientifica che lavora nell’Oceano Indiano.

Dass Bissessur

Dottorato in geofisica marina.

Capo dell’unità di esplorazione di idrocarburi e minerali.

Dipartimento della Piattaforma Continentale, Amministrazione ed Esplorazione delle Zone Marittime.

Ufficio del Primo Ministro, Mauritius.

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